Carlos Aranda, giocatore di varie squadre di calcio in Spagna ed ex giocatore del Real Madrid, è indagato per vari reati, tra cui traffico di marijuana, appartenenza a un gruppo criminale, frode elettrica e possesso di documenti falsi. Ve ne parliamo in questo articolo.
Situazione attuale
Sembra che l’ex giocatore abbia una lunga storia di crimini contro la salute pubblica, come annunciato dal Tribunale Superiore dell’Andalusia (TSJA). Il cittadino è stato presentato alla corte per testimoniare con altre due persone ed è stato concordato un rilascio provvisorio, ma deve presentarsi per qualche tempo.
Dopo un’indagine condotta dagli agenti della Guardia Civil di Coín (Málaga), che hanno collegato il cittadino Aranda al traffico di marijuana è stato arrestato, tuttavia con lui erano 4 persone anche legate ai fatti.
Punto di partenza del traffico
Tutto è successo quando l’ex calciatore è venuto a conoscenza di un’organizzazione illegale i cui membri, di nazionalità spagnola, erano responsabili della coltivazione di piante di marijuana in diverse parti della provincia per poi distribuirle in altre regioni.
Si potrebbe dire che le case dove venivano coltivate le piante erano sufficientemente attrezzate per lo svolgimento del traffico, avevano un’infrastruttura ben studiata per la crescita della pianta ed erano collegate illegalmente ad una rete elettrica.
Dopo un’indagine e una perquisizione della casa, sono stati trovati diversi oggetti legati al crimine, come documenti falsi, telefoni, sette veicoli, contanti e più di 500 piante di marijuana.
Quando Aranda è stato arrestato, c’era già un’indagine in corso su altri crimini – riciclaggio di denaro derivato dal traffico di droga – ed è anche legato all’operazione Oikos, motivo per cui è stato arrestato nel 2019, ma è stato rilasciato dopo aver pagato la cauzione.